Nel primo trimestre del 2024, il mercato del credito alle aziende in Italia ha vissuto una fase di incertezza e moderazione, condizionata da vari fattori economici globali e locali. L’aumento dei tassi d’interesse nell’Eurozona, saliti al 4%, e un’inflazione persistente sopra il 6%, hanno creato un clima di volatilità che ha influenzato significativamente l’erogazione del credito alle imprese.

Secondo le previsioni dell’EY European Bank Lending Economic Forecast, il credito bancario al settore privato ha subito un rallentamento. La crescita del credito in Italia è prevista contenuta, con un aumento dello 0,6% nel 2023, previsto in salita all’1,3% nel 2024 e al 3,1% nel 2025. In confronto, la Germania e la Francia hanno registrato una diminuzione più marcata nella crescita del credito.

Credito bancario al settore privato
Incremento dello 0,6% nel 2023, con aspettative di crescita dell’1,3% nel 2024 e del 3,1% nel 2025.

Credito alle imprese
Previsto un calo dello 0,2% nel 2024, riflettendo le sfide economiche e la cautela delle banche nel concedere nuovi prestiti.

Credito al consumo
Crescita del 2,3%, leggermente in calo rispetto al 3% del 2022, indicando una relativa resilienza rispetto ad altri settori del credito.

Mutui ipotecari
Crescita dell’1,4%, in diminuzione rispetto al 4,2% dell’anno precedente, principalmente a causa dell’incremento dei tassi d’interesse.

Nonostante il rallentamento attuale, le previsioni a medio termine suggeriscono una possibile ripresa della domanda di prestiti entro il 2025. Le banche italiane, forti della loro solidità patrimoniale, si preparano a cogliere nuove opportunità, guidate dall’innovazione tecnologica e dalla sostenibilità.

Il primo trimestre del 2024 ha evidenziato un mercato del credito aziendale in fase di transizione, con segnali di resilienza nonostante le difficoltà. Le istituzioni finanziarie continuano a supportare le imprese, adattandosi alle nuove sfide e sfruttando le opportunità offerte dal contesto economico in evoluzione.